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venerdì 6 giugno 2014

DIO OPERA ATTRAVERSO DI NOI

 Tratto dal libro 
"La Luce che guarisce"



Se cerchiamo di accendere un ferro da stiro elettrico ed esso non funziona, dobbiamo guardare se la spina è collegata e se è presenta la corrente elettrica. Non sarebbe certo utile stare sgomenti davanti al ferro e gridare: “Oh, elettricità, ti prega di entrare nel mio ferro e farlo funzionare!“. Questo ci fa comprendere che, mentre nel mondo vi è moltissimo di quel potere misterioso che chiamiamo energia elettrica, solo la quantità che scorre attraverso la parte elettrica del nostro ferro da stiro lo può far funzionare.
Lo stesso principio vale per l’energia creativa di Dio. L’intero universo è pieno di esso, ma solo la quantità che può fluire nel nostro organismo può esserci di aiuto.
Nel corso degli anni, l’uomo ha spesso cercato di far fluire questa energia vitale nel suo organismo, generalmente dicendo: “Oh, Dio, ti prego di fare questo o quello!”. E siccome non abbiamo visto il risultato sperato, abbiamo deciso  che Lui non ci dato alcuna risposta, e che non vi è alcuna utilità nella preghiera, perché Dio, se esiste , farà comunque come piace a Lui, indipendentemente dalla nostra volontà.
In altre parole, mettiamo in dubbio la volontà o la capacità di Dio di produrre nel nostro corpo o nelle nostre vite i risultati che desideriamo. Non mettiamo in dubbio la nostra capacità di entrare nella sua divina Presenza e riempire noi stessi con Lui, ma pensiamo che da parte Sua manchi la disponibilità ad entrare in noi per riempirci di Se stesso.


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Dio è sia dentro che fuori di noi. Egli è la sorgente di tutta la vita; il Creatore di universi dietro universi, e di inimmaginabili profondità di spazi inter-stellari e di anni luce senza fine. Ma Egli è anche la vita interiore dei nostri piccoli sé. E proprio come in un mondo intero pieno di energia elettrica, una casa non si illumina se non è stata preparato a ricevere l’elettricità, così l’infinita ed eterna vita di Dio non ci può aiutare se non siamo pronti a riceverla dentro di noi. Solo la quantità di Dio che può entrare in noi, potrà lavorare per noi.
“Il Regno di Dio è dentro di voi”, disse Gesù. E tale Regno è la Luce interiore, il luogo segreto della Coscienza della Altissimo, che rappresentare il Regno dei Cieli nella sua attuale manifestazione su questa terra. Imparare a vivere nel Regno dei Cieli significa imparare ad accendere in noi la luce di Dio.
Dobbiamo sempre considerare che Dio non è un impulsivo e irragionevole sovrano, che rompe le proprie leggi a proprio piacimento. E nel momento che veniamo a sapere come Dio faccia le cose attraverso di noi (non per noi), tutto diventa semplice come respirare, inevitabile come l’alba che sorge ogni giorno.
“Ma Dio è onnipotente!”, dice qualcuno, “Lui può fare qualsiasi cosa che gli piace!. “Certo, ma Lui ha creato un mondo con delle leggi ben precise, ed a Lui non piace rompere quelle leggi”.

Un ingegnere saggio studia le leggi con cui fluisce l’acqua corrente e costruisce il suo sistema idrico in conformità con tali leggi. Uno scienziato saggio, studia le leggi della natura e adatta i suoi esperimenti a tali leggi. E per un saggio cercatore di Dio, la cosa migliore da fare è studiare le leggi di Dio, ed a queste adattare le sue preghiere. Non esiste un grande mistero, riguardante la volontà di Dio per quello che riguarda il nostro piccolo sé. Troviamo la sua volontà scritta nella sua natura, e la natura di Dio è amore.
Perciò, quando preghiamo in conformità alla legge dell’amore, stiamo pregando secondo la volontà di Dio.


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Quasi tutti, in un momento di grande stress, hanno gridato chiedendo aiuto a qualcuno o qualcosa, anche se lo hanno fanno per un irragionevole impulso istintivo, e subito dopo sono stati capaci di negare di averlo fatto.
È un fatto che gran parte delle preghiere, innalzate a gran voce verso la Divinità, non sono riuscite a produrre dei validi risultati. Quindi un gran numero di cristiani, non volendo credere che Dio non può guarirli, si sono convinti che Lui non intende farlo. 
Chi siamo noi per poter andare contro la volontà di Dio?....quindi sospiriamo: “Sia fatta la Tua volontà”.Ma qual'è la volontà di Dio?
......dimenticano sia l’esempio che le parole di Gesù Cristo. Egli, infatti, ci ha detto che Dio è un Padre amorevole, che si compiace di dare cose buone ai suoi figli.

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Quando ci rendiamo conto che Dio non è solo trascendente, ma è anche immanente, in altre parole Egli non è solo nel cielo e nei cieli dei cieli, ma anche nella nostra mente limitata e nel nostro piccolo corpo, allora questo difficoltà scompare. Comprendiamo allora che la mancanza di successo, con la preghiera , è non dovuto alla volontà di Dio, ma alla nostra incapacità di vivere abbastanza vicino a Dio, da consentirGli di compiere la sua volontà nei nostri confronti. 

Quando le nostre luci elettriche illuminano poco o niente, sappiamo che la loro mancanza di forza non è l’assenza dell’infinito ed eterno flusso di energia elettrica nell’universo, ma va ricercata nei collegamenti che le uniscono con quel flusso.

San Paolo raccomandava ai suoi amici Efesini di camminare come “Figli della Luce“: vivere, cioè, come se fossero fatti di una energia vivente; un’energia in movimento come la luce. Qualche secolo fa avremmo pensato che questa era solo un’idea fantasiosa. Ora, grazie agli scienziati, sappiamo che le cose stanno proprio così. Essi, infatti, hanno scoperto che il corpo non è costituito da materia solida, ma da particelle di energia. Queste particelle si attraggono e si respingono l’un l’altra, creando delle piccole esplosioni di luce. Perciò, da questo punto di vista il nostro corpo è pieno di luce 



La luce che proviene da Dio...
e illumina il mondo.
 Se ci crediamo per davvero, 
 se abbiamo fede, 
 se mettiamo in pratica il 
Suo comandamento 
"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi"

giovedì 5 giugno 2014

PERCHE'

"Perché..."
I ragazzini del percorso di fede fanno spesso domande a cui non sempre troviamo una risposta adeguata e molte volte, presi dalla voglia di rispondere, diamo messaggi sbagliati .....riflettiamo un attimo prima di azzardare risposte. Con loro, noi catechisti, abbiamo un'enorme responsabilità, è in gioco la loro fede.
Noi abbiamo segnato su di un foglio le loro domande e, con calma, abbiamo trovato le risposte più vicine alla verità.


I












LA LUCE CHE GUARISCE


<<Dio non ascolta le mie preghiere....cosa ho fatto di male?  forse Dio non esiste?>>
<<Dio esiste, tu non hai fatto nulla di così grave e  quando ti rivolgi a Dio con fede e pentimento Lui ti ascolta sempre..... semplicemente non sai pregare.>>

Così  rispose un mio caro amico, tanto tempo fa,ad una mia domanda che potrebbe essere la domanda di tante persone.
Sono cresciuta, sto ancora imparando a pregare, ma quando mi avvicino a Lui con fede, Dio ascolta  le mie preghiere.
Un libro scovato per "caso" su internet, proprio quando avevo davvero bisogno di Dio, mi ha aperto la mente e mi ha dato una marcia in più nella preghiera.... e nella fede.

LO CONSIGLIO A TUTTI, CREDENTI E NON CREDENTI
perché Dio è per tutti,ama tutti, 
anche a te amico, che fai fatica a credere.




domenica 23 marzo 2014

LA SETE DELL'UOMO E..... DI DIO

«Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna»
(Gv 4,13-14)




La sete è tutto: lo sa bene chi abita nei paesi caldi o,chi sale in montagna e ha bisogno di molti liquidi per reidratarsi.
La sete è tutto, quella materiale, fatta d'acqua certo, ma anche la sete del cuore, quella che ti inaridisce la vita, se non incontriamo nulla che possa dissetare il bisogno di felicità che portiamo nel cuore.


Il cuore dell’uomo ha sete di pienezza, di senso, di verità che nulla al mondo può colmare.
La solitudine del cuore non può essere colmata che da Dio.
La nostra sete può essere appagata solo abbeverandoci alla fonte dell' l'Amore Supremo 

Dio però ci parla nella solitudine e nel silenzio e noi ,un po per paura, un po per pigrizia , preferiamo stordirci con ogni tipo di divertimento e di ebbrezza effimeri ed ecco l'acqua che porterà ad avere ancora sete.... Preferiamo non  ascoltare, perché Dio destabilizza, ci scuote nel profondo, ci alza dalle nostre comode poltrone , ci porta lontano ma,  paradossalmente, ci avvicina a Lui, dissetandoci.




Solo se ci facciamo sommergere dalla sete di Dio

incontriamo Dio ....magari stanco sul muretto di un pozzo.

“ «Dammi da bere» ci dice,

e scopriamo che anche Dio ha sete,

ma non di acqua: 

ha sete della nostra sete, 

ha desiderio del nostro desiderio

ha sete di noi


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Ho sete Signore, sete di te 
Ti ho cercato inutilmente per le strade del mondo
Ti ho cercato sperando che qualcuno 
potesse farci incontrare...mi sbagliavo 
Gli altri mi hanno solo indicato la strada 
ma quella strada non l'ho mai percorsa per davvero
Ora basta, voglio cercarTi dentro di me 
perché forse è li che posso incontrarti,
scusa se ancora dubito e 
scusa se ho un po paura
non ti vedo e non amo la solitudine
ma continuerò a cercarTi
e.un giorno ti troverò.

Ti riconoscerò nel bene che desidero per gli altri 
nel perdono e nelle carezze affettuose
nella tenerezza delle parole che saprò trovare 
per confortare per sostenere e incoraggiare 
Ti troverò nell'altruismo più sincero.
Ti troverò quando riuscirò ad Amare 
attingendo a tutto l'amore che ho nel cuore

Tu sei l'acqua che dona vita eterna
che appaga la mia sete di verità e pace
Mi hai detto che  sei la "Via, la Verità, la Vita".
e so che non mi deluderai.
Ti cercherò anche se il cammino sarà lungo, in salita, 
pieno di spine e sarò da sola 
Ti cercherò fin quando non ti troverò.

venerdì 28 febbraio 2014

MERAVIGLIOSO.....




Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore


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Il mutuo da pagare, la casa e i figli da tirare avanti, i conti da far quadrare, il mondo, intorno a noi, sembra un covo di violenza che inesorabilmente sta scivolando nel caos totale.

Viviamo tempi difficili e non soltanto per le questioni economiche, ma anche per la mancanza di speranza che assale i giovani,  storditi da un mondo che  li vuole per consumare e fare gli idioti.

La vita non può essere solo quella che ci travolge ogni giorno...

Certo, dobbiamo guadagnarci il pane col sudore della nostra fronte...ma Gesù ci invita a guardare oltre, a vivere meglio.
I gigli, gli uccelli del cielo,non hanno l'ansia dell'accumulo,ne il demone della bramosia,  non si preoccupano del domani, oggi hanno ciò di cui hanno bisogno.

E noi ? guardiamoci intorno, lasciando per un po i nostri cupi e tristi pensieri quotidiani.












Il mare,il volo di un gabbiano,un rosso tramonto , la primavera che freme, la neve che riflette la luce accecante,il sorriso di mia figlia, le carezze inaspettate di mio marito,l'abbraccio di un amico,il mio cagnolino che mi corre incontro quando rientro a casa,una margherita nel giardino che, nonostante il freddo, riesce a far capolino, le nuvole, batuffoli ci cotone,  che si rincorrono assumendo forme bizzarre,la pace interiore dopo aver perdonato un torto subito.....

Tutto intorno mi grida che Dio ha creato il mondo e le sue creature con sapienza e li conserva con lungimiranza,e lo grida con forza in ogni cellula del mio corpo,invadendo tutti i miei sensi 

Occupiamoci del lavoro, del futuro, certo, ma sapendo che il nostro cuore è altrove, che il Regno è da un'altra parte.

Sapendo che ogni cosa buona  che viviamo non è che un'anticipo del futuro, è la pagina pubblicitaria del Regno, dell'assoluto e della pienezza che ci aspetta altrove.


Ma cosa penseranno gli altri? 
"vivi in un mondo di favole" - spesso mi dicono - "sei ingenua, pazza, fuori dal mondo"  
gli altri, e il loro impietoso giudizio, non pensano che  forse, i pazzi sono proprio loro!!!! 

NO...io voglio vivere  il paradosso del Vangelo, voglio vivere col desiderio di guardare la bellezza dell'invisibile perché così è la mia, la nostra vita,quella per cui vale la pena di vivere

Anche se vengo presa per pazza o ingenua


sabato 15 febbraio 2014

MA IN CHE MONDO VIVI....

                            




Dal Vangelo secondo Matteo (5, 20-22a.27-28.33-34a.37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Parola del Signore.


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Gesù scusa, ma non ti sembra di chiederci troppo? 

Non credi d'essere un po troppo esigente ?
Lo ammetto, qui proprio non mi piaci. 


Perdonare gli amici si può, non è mica così difficile? Ma perdonare i nemici, non arrabbiarsi, non spazientirsi ed esplodere in un accesso d'ira verso  chi ci fa del male più di una volta...no questa è quasi fantascienza, solo Tu ci sei riuscito, ma Tu sei Dio!!!!
Guarda quanti divorzi,quanti abbandoni e quanta violenza verso l'altro,  viviamo nel mondo dell'usa e getta e anche l'uomo è diventato un oggetto - non va bene? non è secondo i miei gusti? cambiamolo, buttiamolo  fuori dalla cerchia, isoliamolo - 
Ma non vedi quanta falsità gira intorno a noi?...no Gesù, non serve accendere la TV per vedere che il mondo non gira come tu vorresti,  il mondo falso mi gira intorno ed è quasi impossibile restarne fuori.

Duemila e più di anni di storia non son bastati per cambiare l'umanità,anzi sembra sia peggiorata , tutto va all'incontrario di come Tu  e  tante persone  hanno lavorato per realizzare il Regno di Dio...ma dov'è ? io non lo vedo.
Ti sei guardato un po intorno?  hai visto cosa sta succedendo all'uomo che tu tanto ami e cosa sta succedendo anche a me? Non è semplice rimanere forti e saldi e non cadere....

Ma tu in che mondo vivi?mi dicono - è sempre stato così, e solo adesso te ne accorgi? 
Quando qualcosa non ti tocca in prima persona non fa così male,  sai come si dice dalle nostre parti?  'o sazje nun crer' 'o riun .  
La cattiveria c'è sempre stata  , lo so, ma ora stiamo esagerando e poi,  quando sento d'essere io la prossima vittima,  viene a mancarmi  il terreno sotto i piedi, si perché sotto i miei piedi c'è solo terra, purtroppo, e non la roccia,   e penso che forse non ne vale la pena seguirti.

Gesù fa troppo male 
quando ci beffeggiano, 
ci deridono, 
ci mutilano della nostra dignità ....
 tu ne sai qualcosa



Mi ritrovo a pensare che, in questo "mondo di ladri" forse non si può essere diversi, forse non vale la pena resistere con fatica alle 1000 tentazioni, sforzarsi per perdonare, lottare per la giustizia e amare sempre un po di più, essere miti e calare il capo. Non vale la pena non giudicare e non criticare.
Tutti stanno col fucile puntato contro e appena possono colpiscono ..devo difendermi e ,mi è stato detto che la miglior difesa è l'attacco .....

Ma è proprio così? Bisogna attaccare per difendersi? Mi ci vedi col fucile in mano? Mi ci vedi ogni mattina pronta per la guerra, pronta a schierami con i forti del mondo, pronta a provare ancora quel rancore che mi rode dentro quando non riesco a perdonare chi mi fa del male, pronta ad arrabbiarmi per poco, con tutti? Mi ci vedi a rifiutare una richiesta di aiuto o a trincerarmi in quattro mura ben recintate col filo spinato affinché nessuno entri, nessuno mi sfiori, nessuno mi tocchi? 

No Gesù, io non mi ci vedo, io voglio la pace, quella pace che solo tu puoi darmi, voglio vivere tranquilla nonostante la gente è pronta a prendermi a sassate, voglio imparare a perdonare sempre, per non sentirmi bruciare dentro, o meglio voglio bruciare ma d'amore e non di odio, voglio star bene con tutti, ma anche e soprattutto con me stessa, voglio lottare per la tua giustizia anche a costo di sentirmi un pesce fuor d'acqua. In fondo nessuno ha detto che seguirti è la via più semplice e ce l'hai dimostrato sulla croce.
Tu ci hai detto "vi mando come agnelli in mezzo ai lupi" e lo sapevi benissimo che gli agnelli vengono sbranati dai lupi "Amatevi come io vi ho amato" e "Sarete odiati da tutti a causa del mio nome."
Bel premio che riceviamo dagli uomini in cambio dell'amore , ma in fondo quello che davvero desidero è il Tuo premio ...è quella pace che solo Tu riesci a darmi. 

Pensavo d'essere forte, di potermi difendere ma in realtà mi difendevi Tu dalle sassate, ti sentivo vicino e, certa di potercela fare anche  da sola, mi sono allontanata un pochino da Te e son caduta. Ora non ti sento, forse perché sono ancora intontita per la caduta, ho bisogno di tempo e ho bisogno di fede... accresci la mia fede!!!! .
Da soli non possiamo farcela...e io ho bisogno di Te.

Non ti ho detto nulla di nuovo,lo so ...
ma è nuovo per me.
Devo ancora imparare a vivere 
e Tu, Gesù, che sei la vita, 
insegnala anche a me.

IL PAPA NEL GIORNO DI SAN VALENTINO

Un matrimonio non è riuscito solo se dura, 
ma è importante la sua qualità. 
Stare insieme e 
sapersi amare per sempre 
è la sfida degli sposi cristiani



Amarsi è quasi un «lavoro artigianale» che va compiuto con pazienza, giorno per giorno, con obiettivi precisi: «Il marito ha il compito di fare più donna la moglie e la moglie ha il compito di fare più uomo il marito. Crescere anche in umanità. Questo si chiama crescere insieme. Ma questo non viene dall'aria, il Signore benedice, ma viene dalle vostre mani, dai vostri atteggiamenti, procurare che l'altro cresca, lavorare per questo»


Permesso, grazie, scusa.... 

“Permesso?”. 
È la richiesta gentile di poter entrare nella vita di qualcun altro, ha detto Francesco, «con rispetto e attenzione. Bisogna imparare a chiedere: posso fare questo? Ti piace che facciamo così? Che prendiamo questa iniziativa, che educhiamo così i figli? Vuoi che questa sera usciamo?... Insomma, chiedere permesso significa saper entrare con cortesia nella vita degli altri. A volte invece si usano maniere un po’ pesanti, come certi scarponi da montagna! L’amore vero non si impone con durezza e aggressività... E oggi nelle nostre famiglie, nel nostro mondo, spesso violento e arrogante, c’è bisogno di molta più cortesia».

“Grazie”. 
Sembra facile pronunciare questa parola - ha spiegato Francesco - ma sappiamo che non è così… Però è importante! La insegniamo ai bambini, ma poi la dimentichiamo! sappiamo ringraziare? Nella vostra relazione, e domani nella vita matrimoniale, è importante tenere viva la coscienza che l’altra persona è un dono di Dio, e bisogna rendere grazie sempre a Dio dei suoi doni. E in questo atteggiamento interiore dirsi grazie a vicenda, per ogni cosa. Non è una parola gentile da usare con gli estranei, per essere educati. Bisogna sapersi dire grazie, per andare avanti bene insieme. 

"Scusa"
 «Nella vita facciamo tanti errori, tanti sbagli. Li facciamo tutti. Forse non c’è giorno in cui non facciamo qualche sbaglio. Ecco allora la necessità di usare questa semplice parola», ha osservato Francesco. «Impariamo a riconoscere i nostri errori e a chiedere scusa. “Scusa se ho alzato la voce”; “scusa se sono passato senza salutare”; “scusa se ho fatto tardi”, “se questa settimana sono stato così silenzioso”, “se ho parlato troppo senza ascoltare mai”; “scusa se mi sono dimenticato”… Anche così cresce una famiglia cristiana. Sappiamo tutti che non esiste la famiglia perfetta, e neppure il marito perfetto, o la moglie perfetta. Non parliamo della suocera perfetta. Esistiamo noi, peccatori. Gesù, che ci conosce bene, ci insegna un segreto: non finire mai una giornata senza chiedersi perdono... È abituale litigare tra gli sposi, ma mai finire la giornata senza fare la pace!». Se non finisci la giornata facendo la pace, «quello che hai dentro, il giorno dopo è più freddo, è più duro...».

domenica 26 gennaio 2014

ABBIAMO ALI PER VOLARE, EPPURE....


SENTO CHE DIO MI CHIAMA,
VORREI  SEGUIRLO
 EPPURE....
 SPESSO MI  RITROVO IMPIGLIATA
 NEI MIEI PICCOLI AGI, 
SEDUTA COMODAMENTE IN POLTRONA,
 FIN QUANDO
NON MI RENDO CONTO DI AVERE LE ALI
PER POTER VOLARE LIBERA
ACCANTO A LUI

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IL FALCO PIGRO
(Bruno Ferrero) 

Un grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al Maestro di Falconeria perché li addestrasse. Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato.
"E l'altro?" chiese il re.
"Mi dispiace, sire, ma l'altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell'albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo".
Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco.
Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno potè schiodare il falco dal suo ramo. Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere il falco immobile sull'albero, giorno e notte.
Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema.
Il mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con grande stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino.
"Portatemi l'autore di questo miracolo", ordinò.
Poco dopo gli presentarono un giovane contadino.
"Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?" gli chiese il re.
Intimidito e felice, il giovane spiegò:"Non è stato difficile, maestà. Io ho semplicemente tagliato il ramo. Il falco si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare".

Talvolta, Dio permette a qualcuno di tagliare il ramo a cui siamo tenacemente attaccati, affinché ci rendiamo conto di avere le ali.

domenica 19 gennaio 2014

GIOVANNI PUNTA IL DITO.....



+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». 
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Parola del Signore

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Proprio ieri è successo.

"Sei una persona eccezionale - mi è stato detto- riesci a far tanto e bene, non solo, sai pensare  anche agli altri, nonostante vivi un tuo piccolo dramma personale."

video

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